Storia di Bernalda - Pro Loco Bernalda

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Storia di Bernalda

Storia di Bernalda

Breve Storia di BERNALDA


Bernalda, nel basso Materano, sorge su una collinetta di 127 metri s.l.m. ed ha un territorio compreso fra i fiumi Bradano e Basento.
Dista appena 15 km dalla sua nota frazione Metaponto, sul mar Jonio, ed ha una popolazione di circa 13 mila abitanti.
Le  prime notizie di insediamenti umani risalgono all'età greca quando  sulla costa metapontina iniziò a costituirsi quella che in seguito  sarebbe divenuta la mitica Magna Grecia.
La prima vera forma di  agglomerato urbano, sorse ad opera dei Dorici, intorno al 207 a. C.  nell'area compresa tra la chiesetta di San Donato e quella della Madonna  degli Angeli che fu chiamata "Camarda".
Ricordata come casale  della vicina Montescaglioso alla fine del XV secolo, Camarda era  abitata da coloni e pastori ed, essendo appunto un casale, aveva  maggiore importanza rispetto al Pagus in quanto beneficiava di una sua, pur piccola, autonomia rispetto alla madrepatria.
Fu  comandata da potenti Signori fra i quali nel 1090,  il normanno  Guamario, discendente di Roberto I il Guiscardo, verso il 1178 da  Riccardo di Camarda, successivamente Margherita di Camarda e nella metà  del XV secolo da Pirro del Balzo, già Signore di Montescaglioso.
Nel 1378 un tremendo terremoto la distrusse  quasi completamente.
Intorno  al 1500 Ferdiando d'Aragona nominò feudatario della Contea di Camarda,  il suo segretario Berardino De Bernaudo, il quale fece erigere in un  punto che offriva maggiori garanzie di difesa, nella parte sud-ovest  sulla valle del Basento, il suo castello attorno al una preesistente  torre normanna che ne sarebbe divenuta parte integrante; in seguito esso  sarebbe stato munito anche di un ponte levatoio e di un cannone.
Agli  inizi del XV secolo sorse di fronte al Castello la chiesa matrice e  divenne patrono San Bernardino da Siena, spodestando il vecchio  protettore San Donato. Inoltre De Bernaudo si adoperò per creare  fortificazioni del nuovo borgo con mura turrite e ideò l'attuale  organizzazione viaria del paese a mò di un reticolo. La vecchia Camarda  aveva quindi lasciato il posto a Bernauda che due secoli più tardi si  sarebbe chiamata Terra Bernaudi e solo gli inizi del XVIII, finalmente  Bernalda, e che, ormai aveva acquisito l'autonomia da Montescaglioso.
Nel  corso dei secoli Bernalda e la vicina Montescaglioso hanno comunque  continuato ad avere rapporti ma non certamente all'insegna della  positività, infatti numerosissime sono state le controversie fra le due  per poter esercitare gli usi civici nei boschi e nelle difese del  territorio circostante: il contenzioso fu avviato nel 1520 con i frati  dell'Abbazia montese e si è trascinato nei secoli, con conflitti  giudiziari a volte conclusisi con scontri  anche armati e morti da  entrambe le parti...e si è concluso nel 1978 con una nuova distribuzione  dei confini e dei demani.
Nel governo del borgo si sono succeduti  molti nobili fra i quali ricordiamo Donna Chiara Penchi, che abitava nel  leggendario Palazzo Ammicc, tuttora esistente.
Nel 1687 il feudo  passò al Casato dei Perez-Navarrete: più precisamente fu messo in  vendita dal Regio Fisco e acquistato da don Miguel Perez-Navarrete  marchese di Laterza che acquisì anche il titolo di Duca.
Nel 1711  furono registrati nuovi confini fra Bernalda e la dirimpettaia Pisticci  apponendo 20 termini lapidei eretti e sei anni più tardi ai Bernaldesi  fu confermato il diritto di "acquare, lignare, pascolare e altro in  tutti i territori della terra di Montescaglioso" già acquisito qualche  anno prima.
Uno degli episodi maggiormente ricordati nella storia del  nostro Paese è certamente la visita con pernottamento di Re Carlo III  di Borbone, in data 20 Gennaio 1735, nel Castello dei Perez-Navarrete,  nel corso della quale fu conferito a Bernalda il titolo di "città".
A  fine 700, quando la popolazione contava quasi 3000 abitanti, si  sviluppò il borgo nuovo, che congiungeva l'antica Porta Maggiore con il  Convento di Sant'Antonio costruito nel 1614 dai Francescani Minori.  Nello Slargo fuori Porta Maggiore, ex Largo Osannale, oggi Piazza  Garibaldi, vi era oltre al mercato, una croce in pietra, spostata nel  XVIII secolo in avanti, in vari punti del paese fino all'attuale  collocazione vicino alla Chiesa di San Donato. Largo Osannale si  chiamava così perchè la Domenica delle Palme veniva lasciata la Palma  benedetta ed era cantata L'Osanna in excelsis.
Nel 1799, anno dei  moti rivoluzionari di Napoli, nel castello dimorò per 2/3 giorni il  Cardinale Fabrizio Ruffo, incaricato di restaurare  la monarchia e di   ristabilire l' ordine con il suo esercito, quello dei Sanfedisti.
Nella prima metà dell'800, Bernalda contava ormai 6000 abitanti.
Nel  1848 molti braccianti e contadini chiesero al Comune l'assegnazione di  nuove terre e nel mese di maggio migliaia di Bernaldesi occuparono i  boschi di Montescaglioso.
Grande tessitore della politica  rivoluzionaria di quegli anni fu il notaio Berardino Grieco che, insieme  ad altri, si distinse nella lotta contro i Borboni.
A cause delle  scarse condizioni igieniche di quegli anni si verificarono numerose  epidemie fra cui, nel 1856, quella del colera. Fu in quella occasione  che in paese si decise di ringraziare San Bernardino, che aveva  allontanato la malattia, una seconda volta alla fine del mese di Agosto.  
Dopo l'Unità d'Italia non furono rispettate le promesse di  ridistrubuzione della terra e nel 1862, briganti come Nicola Gallitelli,  Domenico Petrocelli, Vincenzo Zambrella spezzarono i termini lapidei  eretti fra il territorio di Bernalda e quello di Pisticci e si  vendicarono contro i proprietari terrieri.
In paese la spartizione  dei beni appartenenti ai monasteri presenti a Bernalda, avvenuta nel  1864, non soddisfò nessuno e si ebbero pesanti reazioni. Si arrivò agli  scontri dell'8 Aprile 1888 per contestare la tassa sul focatico, l'Imu  del tempo, con arresti e morti..
A fine secolo il fenomeno migratorio  soprattutto verso le Americhe, raggiunse vaste dimensioni, come del  resto in altre zone del Sud.
Durante la Grande Guerra perirono ben  120 nostri compaesani e subito dopo negli anni Venti del XX secolo vi  furono distribuzioni di terre ai reduci in seguito a tumulti.
IL 31  Gennaio 1923 in paese si ebbero violenti scontri tra fascisti e  nazionalisti che causarono la morte di tre persone, ricordate oggi in  una lapide posta in largo Martiri XXXI Gennaio.
In data 22 Dicembre  1932, con la legge 1748, Metaponto fu tolta a Pisticci e a  Montescaglioso e fu assegnata a Bernalda; in quegli anni il Regime avviò  una vasta opera mirante a bonificare il territorio metapontino, in gran  parte malarico.
Molti Bernaldesi parteciparono al II conflitto  Mondiale, nel quale persero la vita molti dei nostri ragazzi e uomini e  nel dopoguerra si verificarono cruenti scontri fra reduci scontenti e il  ceto dei proprietari: furono occupate molte terre ed intervennero le  forze dell'ordine per soffocare la rivolta.
Negli anni Cinquanta vi  furono nuove distribuzioni di terre nel Metapontino e per la prima volta  molti contadini abituati a lavorare sotto un "padrone" si ritrovarono  ad essere proprietari di terre da coltivare, con annessa casa.
Nel  1959 ai Bernaldesi fu data piena ragione dal commissario liquidatore  degli Usi Civici per la rivendicazione sui demani dell'Avenella e  Campagnuolo e fu sciolta la promiscuità con il territorio montese.
Come  già ricordato, in data 4 Marzo 1978, si concluse a favore di Bernalda  il secolare contenzioso con il Comune di Montescaglioso. Negli anni del  boom economico molti emigrarono nel Nord Italia, in Germania ed altri  stati europei, mentre i più fortunati vennero assunti nelle grandi  fabbriche sorte in Val Basento allo scalo di Pisticci e di Ferrandina o  all'Italsider di Taranto.
Durante gli anni '80 e '90, il Paese si è  notevolmente esteso dal punto di vista urbanistico con la nascita di  nuovi quartieri ed è sorta anche una piccola zona industriale.
Il  paese, attraversato da un lungo e largo corso che senza presunzione è  stato riconosciuto come il più bello di tutta la regione, con numerose  palme volute negli anni Trenta dall'allora podestà Don Giuseppe  Margherita, nel XVII secolo dette i natali a Matteo Parisi che divenne  medico di corte a Napoli, e poi presso Papa Innocenzo X, al nonno del  regista Francis Ford Coppola, al giudice Pierluigi Dellosso e a tanti  altri che hanno saputo onorare il nome di Bernalda nel mondo.
Vi si  tengono molti eventi, fra cui la Fiera di San Bernardino sia a Maggio  che ad Agosto, la Festa Patronale il 20 Maggio e quella più famosa del  23 Agosto, con lo splendido corteo storico, la festa di San Rocco, il 16  Agosto, la Festa dei Santi Medici il 26 Settembre,  i falò di San  Giuseppe il 19 marzo e sagre estive (della crapiata, dell'anguria, del  cinghiale).

a cura di Maria Teresa Denittis
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